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venerdì 30 marzo 2007

Energia Elettrica e gas: Primi ribassi da tre anni



Il caro energia allenta la presa. Ma guai ad illudersi. Per il prossimo trimestre gli italiani godranno, dopo tre anni di aumenti pressoché ininterrotti, di una flessione delle tariffe ancora amministrate dall'Authority per l'energia. Questo in attesa di nuovi meccanismi di tutela che dovranno accompagnare al piena liberalizzazione del mercato elettrico, che dal primo luglio renderà anche le famiglie "libere" di scegliere il fornitore preferito.Il trend attende conferma: troppo presto per dire che si tratta di una flessione tariffaria strutturale dopo tante penalizzazioni. Per ora accontentiamoci: l'altalena dei prezzi delle materie prime (petrolio e gas) ha consentito all'Autorità guidata da Sandro Ortis di tagliare le nuove tariffe di riferimento per la clientela "vincolata" del 3,4% nel caso del gas e dello 0,4% per l'elettricità consumata dalla "famiglia tipo", che diventa lo 0,9% per l'indice riferito alla media dei consumi elettrici nazionali. Tradotto in cifre significa che dal primo aprile e per i successivi tre mesi la famiglia con consumi medi di gas di 1.400 metri cubi l'anno sborserà per il metano circa 33 euro in meno su base annua. E la stessa famiglia tipo risparmierà altri due euro per l'elettricità, con un risparmio complessivo del 2,5% su base annua per l'energia.Per il gas, in particolare, la variazione negativa deriva da una diminuzione di 2,70 centesimi di euro al metro cubo determinata dai minori costi della materia prima, un po' controbilanciata - spiega l'Authority - da un aumento di 0,33 centesimi al metro cubo «derivante dal recupero dei parziali conguagli stabiliti nei precedenti quattro aggiornamenti trimestrali».Il prezzo di riferimento fissato dall'Authority per chi utilizza meno di 200mila metri cubi l'anno (che i venditori devono comunque offrire in alternativa ad «eventuali diverse proposte») diventa, per il secondo trimestre 2007, di 66,77 centesimi di euro al metro cubo.Una famiglia tipo con il contatore elettrico tarato a tre kilowatt e consumi di 225 kilowattora al mese pagherà invece la corrente 0,07 centesimi per kWh in meno, ovvero 15,53 cent a kWh, mentre la riduzione media nazionale è di 0,12 centesimi di euro a kWh (-0,9%). Un calo reso possibile - spiega l'Authority - da una riduzione dei costi di approvvigionamento dell'Acquirente unico (l'organismo che compra appunto l'elettricità da dedicare all'utenza vincolata). Riduzione «in parte controbilanciata» dalla diminuzione delle quantità che l'Acquirente Unico ha potuto acquistare in blocco.In vista della liberalizzazione totale del primo luglio proseguono intanto i lavori per costruire il nuovo quadro regolamentare sul nuovo sistema di "protezione" delle tariffe per i clienti con minore potere contrattuale (le famiglie, le imprese più piccole) e per sostituire le attuali agevolazioni "sociali", che garantiscono sconti sull'elettricità semplicemente a chi consuma di meno, con un nuovo criterio di agevolazioni riservate solo alle fasce di utenti realmente disagiati.

Ecco la delibera dell'Autorità: http://www.autorita.energia.it/docs/07/076-07.htm

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