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martedì 18 gennaio 2011

Stop del TAR alle nuove norme della TICA

Le norme antispeculazione sulle rinnovabili, volute dall'Autorità per l'Energia, hanno subito una significativa battuta d'arresto: il Tar della Lombardia ha infatti accolto la richiesta dell'Anev (Associazione nazionale energia del vento) di sospendere la presentazione delle garanzie fideiussorie per poter accedere alla procedure per la connessione alla rete di trasmissione. Come noto le rinnovabili non interessano soltanto i tantissimi imprenditori delle energie pulite, ma anche gli speculatori, interessati ad accaparrarsi i permessi per poi rivenderli (con tanto di sovraprezzo) a distanza di anni. Il fenomeno non è affatto trascurabile: basti pensare che la domanda di picco di energia elettrica in Italia è arrivata a 56mila Mw mentre le domande di installazione di impianti da fonti rinnovabili (prevalentemente eolico), sono per oltre 180mila Mw, di cui 120mila sulla rete di trasmissione nazionale e oltre 60mila sulle reti di distribuzione. L'Aeeg ha perciò cercato di correre ai ripari, in particolare con la delibera 125/2010 (il nuovo Tica, testo integrato delle connessioni): il provvedimento più importante riguardava l'obbligo di presentazione di una fideiussione di poco superiore a 20mila euro per fare domanda di installazione di impianti rinnovabili. Il testo aveva però sollevato la reazione dei produttori da fonti pulite e in particolare dell'Anev, che aveva immediatamente presentato ricorso. Secondo gli imprenditori dell'eolico la delibera andava infatti oltre la necessità di garantire la serietà del soggetto proponente, avendo statuito l'obbligo di prestare una polizza fideiussoria estremamente ingente, con cadenza annuale ed esigibile in caso di mancato buon fine del percorso autorizzativo dell'impianto. Molti operatori medi e piccoli, secondo l'Anev, non avrebbero potuto ottenere tali garanzie bancarie e, dunque, il provvedimento avrebbe nuociuto allo sviluppo del comparto. «L'ottenimento della sospensiva è un importante passo in quanto può consentire l'attivazione di un tavolo con l'Aeeg e Terna finalizzato alla risoluzione delle criticità esistenti, evitando nel frattempo di danneggiare gli operatori seri - ha affermato il presidente dell'Anev, Oreste Vigorito -. Dobbiamo insieme cercare di trovare una soluzione funzionale al comune obiettivo». L'udienza di merito del Tar è fissata per il 30 giugno.
Energia24club

lunedì 17 gennaio 2011

TAR Sardegna: bocciata la delibera 10/3 del 12 marzo 2010

Il Tribunale amministrativo Sardo ha accolto i ricorsi contro la delibera della Giunta regionale che nel marzo dello scorso anno a firma del presidente Capellacci aveva di fatto bloccato lo sviluppo dell'eolico nell'isola.
La sentenza del TAR, "ovvia" se vogliamo nelle sue conclusioni, ribadisce che la produzione di Energia anche da fonti rinnovabili deve avviene in regime di libero mercato concorrenziale, incompatibile sia con riserve e monopoli pubblici, sia con privative industriali. Si tratta, in altre parole, di una attività libera, soggetta ad autorizzazione e non di una attività riservata ai poteri pubblici.
Per approfondimenti: sentenza sul ricorso di APER. Unione Sarda;